TESTAROLI AL PESTO

Ingredienti: (6 persone)
– 250 grammi farina
– q.b. olio di oliva extravergine
– q.b. sale
– 4 dl acqua
pesto

Preparazione:
Setaccia la farina,
unisci una presa di sale
e raccoglila in una ciotola,
poi versa 4 dl di acqua
e mescola con una frusta
fino a ottenere una pastella
consistente ma fluida.
Aggiungi 2 cucchiai
di olio extravergine d’oliva
e continua a mescolare.
Se non hai i testetti,
ovvero gli appositi tegamini
per i testaroli,
utilizza una piastra
rotonda di ghisa,
oppure una padella antiaderente.
Ungi leggermente la superficie
aiutandoti con una ½ patata
passata prima nell’olio
e poi scaldala bene sul fornello.
Ora cuoci la pastella.
Prendi un mestolino di pastella,
versala al centro
della piastra o del tegame
e stendila su tutta la superficie
fino a ottenere uno strato
dello spessore di circa 2/3 mm.
Non appena la crespella
si sarà dorata e condensata,
girala dall’altro lato
e aspetta che sia pronta.
Man mano che i testaroli
saranno cotti
appoggiali su un tagliere,
poi sovrapponine 2 o 3 insieme
e tagliali con una rotella tagliapasta
a losanghe irregolari.
Metti sul fuoco una pentola
con abbondante acqua salata
e aspetta che inizi a bollire.
Infine tuffa i testaroli
nell’acqua bollente,
mescola delicatamente
con un mestolo forato
e scolali non appena
vengono a galla,
poi trasferiscili in una terrina
e condiscili a strati
con il pesto
diluito con almeno
2 cucchiai di acqua di cottura.

L’origine della parola,
deriva dagli attrezzi, i testi,
con i quali si cuociono
i meravigliosi dischi
di farina di grano,
che a seconda delle zone
della Lunigiana
(terra d’origine del piatto)
vengono chiamati con accenti
e sfumature differenti:
Téstarol e i Téstaroi a Bagnon,
Téstarol e i Testaroli a Pontremal.
Ha prevalso il termine italianizzato
TESTAROLO e TESTAROLI.

Fonte: sale&pepe

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